No! (No) (2022): Uno spettacolo che sfida lo sguardo

No! (No) (2022): Uno spettacolo che sfida lo sguardo

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Jordan Peele, noto per aver rivoluzionato il cinema horror con sfumature sociali Uscire (2017) e Noi (2019), ritorna nel 2022 con No! (Nope), un'opera che non solo amplia la sua padronanza del genere, ma lo porta in nuovi territori mescolando fantascienza, horror e una critica feroce all'industria dello spettacolo.

Con un approccio ambizioso e profondamente riflessivo, il film invita lo spettatore a interrogarsi non solo su ciò che sta vedendo, ma anche sul perché sta guardando Attraverso una narrazione che gioca con le aspettative del pubblico, No! si allontana dalla formula tradizionale del cinema horror ed entra in un territorio più metaforico e filosofico.

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Il film non è semplicemente un thriller horror, ma una riflessione sull'ossessione per la fama, lo spettacolo e il consumismo mediatico, il tutto avvolto in un'atmosfera inquietante Peele, come regista e scrittore, non ha paura di sfidare le convenzioni del genere, giocando con i codici del cinema e usando il potere della suspense e dell'alienazione per affrontare temi più profondi, come lo sfruttamento della violenza nei media e il prezzo pagato per l'ossessione per l'immagine e lo spettacolo. No! non è solo un film; è un'esperienza cinematografica che sfida il nostro rapporto con il cinema e la nostra percezione della realtà stessa.

Sinossi

La storia ruota attorno ai fratelli GU (interpretato da Daniel Kaluuya) e Haywood smeraldo (Keke Palmer), eredi di un ranch di famiglia in California che fornisce cavalli per produzioni cinematografiche, dopo la misteriosa morte del padre, i fratelli iniziano a notare strani fenomeni nel cielo: improvvise interruzioni di corrente, rumori inquietanti e la scomparsa degli animali.

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Determinati a cercare quella che credono possa essere una nave aliena, assumono Angelo (Brandon Perea), tecnico di un negozio di elettronica, e successivamente a Corna Holst (Michael Wincott), un regista veterano che cerca a tutti i costi di catturare ílla, compie passi impossibili Il loro obiettivo: registrare prove indiscutibili del fenomeno per diventare famoso.

Tuttavia, scopriranno presto che ciò che si annida nel cielo non è semplicemente un oggetto volante non identificato, ma una creatura vivente, intelligente e letale, che si nutre di chi osa osservarla, mentre tentano di documentarla, i personaggi affrontano il dilemma tra sopravvivere e guadagnare fama (Fight Racket che espone il prezzo di guardare troppo.

Cast

  • Daniele Kaluuya come O.J. Haywood: Un uomo riservato, introspettivo, con una profonda connessione con gli animali e con l'eredità del padre, la sua performance silenziosa e contenuta contrasta con l'energia esplosiva della sorella.
  • Keke Palmer come Emerald Haywood: Estroverso, carismatico e ambizioso, Emerald è l'anima del duo Palmer offre una performance vibrante e divertente, bilanciando la tensione del film.
  • Steven Yeun come Ricky “Jupe” Park: un ex attore bambino che ora gestisce un parco a tema chiamato “Jupiter's Claim” La sua storia personale, segnata da un tragico incidente con uno scimpanzé su un televisore, si intreccia con il tema centrale del film.
  • Brandon Perea come Angel Torres: Il tecnico curioso e nerd del negozio di elettronica Il suo ruolo fornisce freschezza e comicità senza cadere nel cartoonish.
  • Michael Wincott like Antlers Holst: un enigmatico direttore della fotografia ossessionato dal catturare l'irraggiungibile La sua voce profonda e il suo comportamento misterioso lo rendono uno dei personaggi più intriganti.

Critiche

No! è stata ricevuta con elogio per la sua originalità, regia e ambizione tematica I critici hanno elogiato il modo in cui Peele evita i cliché del genere, optando per una narrazione che cresce in tensione senza bisogno di shock costanti. Il film si allontana dall'horror più esplicito e cruento, scommettendoci sopra terrore psicologico ed esistenziale(S.

I critici hanno anche sottolineato la capacità di Peele di mescolare generi: No! non è solo un film sugli UFO, ma anche una critica all'industria dello spettacolo, una riflessione sullo sfruttamento degli animali, e un omaggio al cinema stesso Confronti con Steven Spielberg 'Pocketsspecially Mascelle (1975) e Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) I bit erano inevitabili e molti li considerarono No! come lui ÚNSincontri ravvicinati per l'era dello streaming(S.

Tuttavia, alcuni spettatori hanno criticato il ritmo lento del film e la sua narrativa non convenzionale, considerandolo un oggetto confuso o irrispettoso, per altri, invece, quella stessa ambiguità è ciò che rende il film degno di analisi e riflessione.

Accoglienza pubblica

In generale, il pubblico è rimasto diviso ma incuriosito. Molti hanno apprezzato la freschezza dell'approccio e la profondità simbolica, mentre altri si aspettavano un horror più convenzionale Su piattaforme come Pomodori marci, il film ha ottenuto un indice di gradimento della critica di circa 83%, mentre il pubblico gli ha dato un voto più moderato, intorno 70%(S.

Il passaparola era misto, ma si affermò come uno dei film più discusso e analizzato dell'anno Forum e social network si sono riempiti di teorie, spiegazioni del simbolismo e dibattiti sul significato della creatura (chiamata dai fan come “Jean Jacket”).

Aspetti tecnici e visivi

Una delle grandi conquiste di No! è suo fotografia, responsabile di Hoyte van Hoytema, noto per il suo lavoro con Christopher Nolan (Dunkerque, Tenet, Interstellare). Per la prima volta nella storia, le fotocamere IMAX sono state utilizzate registra veri e propri scatti notturni, senza la necessità di effetti digitali per simulare l'oscurità Questo dà al film un atmosfera immersiva e realista senza precedenti nel cinema horror.

Il sound design è un altro aspetto fondamentale Il ruggito della creatura, i silenzi tesi, i rumori del ranch... tutto è pensato per tenere lo spettatore sul bordo del sedile Il Creature Itself 'Pack, Giant Jellyfish-Like Entity's Rack è stato creato utilizzando effetti speciali sottili ed eleganti, evitando CGI esagerate e dando priorità alla suggestione rispetto all'esposizione.

Il musica("Composed by Michael Abels"), combina archi inquietanti, momenti di assoluto silenzio, e tributi al cinema classico di fantascienza Ogni scena è accuratamente progettata per generare una specifica reazione emotiva, che si tratti di irrequietezza, stupore o puro terrore.

Conclusione

No! non è un tipico film horror È un film che sfida le aspettative, che non offre risposte facili, e che richiede l'attenzione attiva dello spettatore Jordan Peele si consolida come uno dei cineasti più innovativi della sua generazione, capace di reinventare i generi classici e dare loro nuova vita e significato.

Il film parla del potere dello sguardo: il pericolo di vedere ciò che non dovremmo, di registrare invece di aiutare, di esplodere invece di capire Lo spettacolo ci attrae, ci ipnotizza, ma può anche divorarci.

Per chi cerca un film diverso, intelligente e visivamente impressionante No! è una proposta imperdibile. E per coloro che preferiscono l'horror convenzionale, potrebbe essere difficile per loro entrare nel suo ritmo... ma se osi guardare, troverai un'esperienza unica.

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